Perché non pubblico le foto dei miei figli online

Ho letto questo post su www.salon.com e devo dire che mi ci ritrovo molto.
Forza azzurri
Mi stupisco sempre di come i miei amici pubblichino senza nessun problema le foto dei loro cari su Facebook, Twitter, Flickr, ecc…
Personalmente sono molto attento a cosa metto online, nonostante sia molto attivo in rete apprezzo l’idea di mantenere una certa privacy.
L’aspetto interessante dell’articolo è però l’attenzione che si pone ai propri figli. Ormai è sempre più chiaro che la nostra identità online ha un valore pubblico, per questo motivo sto attento a cosa posto in internet, come sto attento a cosa dico quando parlo in pubblico.
Partendo da questo presupposto penso sia giusto avere la stessa attenzione per i propri cari, in particolare per quelli che non si possono “difendere”.
Attacchereste una foto dei vostri figli su un manifesto per strada?
Siamo proprio sicuri che tra 20 anni saranno contenti che in rete circolano le loro foto mentre gli cambiate il pannolino o mentre hanno la faccia sporca fino alle orecchie?
Sono convinto che sia importante educare la nostra prole che anche in rete esiste la privacy e che non tutto può andare online, perché forse pure loro non saranno contenti a 40 anni di vedere pubblicate le proprie foto mentre vomitano nel cesso alla loro festa di laurea.
Aggiungo anche questo link David Rowan, dove L’editor di Wired Uk spiega perché non apprezza Facebook.
Io non sono contro l’uso dei Social Network, ma credo siano strumenti che bisogna usare avendo ben chiaro cosa c’è dietro.
Ultimamente Si è parlato molto di Report e della puntata sulla rete, io condivido molto questa risposta di Ainio di Banzai e sono dispiaciuto che la trasmissione abbia analizzato solo i lati negativi del web. Penso non serva creare allarmismo ma sia più utile educare le persone ad un consapevole utilizzo della rete, perché come dice Rowan:
Private companies aren’t motivated by your best interests.